Quanto è importante secondo voi la scarpa?
Come anticipato nell’articolo precedente, nella pratica clinica faccio sempre una valutazione della calzatura e, quando ne ho la possibilità, chiedo al paziente di presentarsi con una scarpa già “chilometrata” (uso sempre questo termine perché trovo che sia auto esplicativo).
Perché questo?
Una scarpa già parzialmente usurata può fornirmi indicazioni fondamentali per una valutazione finale più completa, quali: l’usura anomala della suola, della tomaia o del contrafforte interno per esempio. Al contrario, una scarpa nuova può rivelare poco o nulla al Podologo.
Molto spesso mi confronto con pazienti il cui problema nasce proprio dalla calzatura! Riprendo la domanda iniziale perché credo davvero che troppo spesso alle calzature non venga data la giusta importanza, nel senso che si predilige l’estetica alla funzionalità e non si presta troppa attenzione alle caratteristiche della scarpa che diventa così la causa di dolori e patologie.
Non esiste la scarpa perfetta, ma esiste quella ideale per la conformazione del proprio piede e per l’attività che ci si appresta a svolgere.
La regola generale da seguire, salvo diversa prescrizione medica, è quella di preferire una calzatura con una suola in grado di favorire il rotolamento del piede: il piede deve esse libero di svolgere tutti i suoi movimenti. Inoltre, è meglio preferire scarpe stringate o comunque in grado di essere regolate ogni volta che vengono indossate. Potrebbe sembrare banale, ma un aspetto fondamentale e spesso trascurato riguarda il modo in cui le scarpe vengono indossate e allacciate. Non potete immaginare quante volte disturbi o fastidi dei miei pazienti erano dovuti a calzature indossate a metà, allacciate una volta e poi mai più slacciate, o, peggio, mai allacciate durante l’utilizzo. E tutto questo per pigrizia!
Infine, un altro consiglio è quello di evitare scarpe troppo piatte (personalmente sconsiglio le ballerine, le scarpe in tela con suola bassa e piatta o simili), con la punta stretta e senza un contrafforte posteriore, utile a contenere e stabilizzare il calcagno.
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(*Credit Chinesiogroup.it)
Lo scoglio più grande è consigliare scarpe per il mondo femminile: quando ne parlo con le mie pazienti mi rendo conto che le indicazioni podologiche in materia sono tanto inaspettate quanto sorprendenti.
Il consiglio è quello di utilizzare una scarpa con un tacco di 3/4 cm con un leggero plateau (il rialzo anteriore della suola) in modo tale da garantire sempre il drop, ovvero la differenza di altezza tra l’avampiede e il retropiede. Dimentichiamoci dunque i tacchi vertiginosi, almeno per la vita di tutti i giorni, e soprattutto se la giornata lavorativa prevede molto cammino o una posizione in piedi prolungata. Inoltre, al fine di avere maggiore stabilità, è meglio considerare sempre un tacco più largo rispetto ad uno a spillo.
La regola del plateau vale anche per quelle occasioni in cui proprio non si può fare a meno di una calzatura elegante dal tacco vertiginoso. La sua presenza ha una duplice funzione: rende la calzatura più “comoda” in quanto diminuisce l’ampiezza dell’angolo di appoggio del piede e permette di alzare il tacco in quando aumenta la distanza tra il suolo e la scarpa di qualche centimetro.
Un altro aspetto importante nella scelta della calzatura è valutare attentamente le cuciture presenti. Queste ultime possono essere causa di ipercheratosi (calli) dorsali delle dita centrali e laterali del V° dito.
Vanno sempre tenute in considerazione anche le calze utilizzate, sia per quanto riguarda la vita quotidiana che per l’attività sportiva.
Per approfondire ulteriormente l’importanza delle scarpe, vi lascio un’ultima riflessione:
per giocare a calcio che scarpe si utilizzano?
Sorridendo mi viene detto: “Ovviamente quelle da calcio, classiche, con i tacchetti!”
“Corretto!” - rispondo
Con questo voglio dire che abbiamo la fortuna di avere una scarpa di riferimento per ogni attività che svolgiamo, specifica per ogni utilizzo. I problemi sorgono quando la calzatura che indossiamo non è adeguata all’utilizzo che ne stiamo facendo.
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Nel caso in cui avessi altre domande riguardo a scarpe e calzature non esitare a contattarmi! Sarò felice di rispondere ai tuoi quesiti.
Dott. Mauro Borsatti